lunedì 19 febbraio 2018

Terra, pane, pace...


Dal 2015, nel rispetto dell’ambiente e del territorio, e con l’idea di tutelare una forma di agricoltura a chilometro zero, gli orti del Pellicano hanno sviluppato un’innovativa soluzione che risponde a vecchi e nuovi bisogni in tempi di crisi economica e sociale. Attraverso la coltivazione e la distribuzione di verdure a prezzo calmierato, gli orti del Pellicano hanno realizzato una rete solidale che comprende soggetti istituzionali e non di tutto il territorio lodigiano e del sud Milano con due principali obiettivi. Il primo è la creazione di posti di lavoro in condizioni protette adatte a persone fragili e senza occupazione; il secondo è far fronte alle crescenti necessità di famiglie in condizioni di indigenza, o altre situazioni di povertà. Il centro di tutta l’attività rimane la terra, a Monte Oliveto, località di Castiraga Vidardo (Lo), che dà cibo e sostentamento, con l’idea, non relativa, di preservare le radici e le tradizioni della cultura contadina tipica del Lodigiano, punto di partenza e di arrivo per la condivisione dei principi di solidarietà, gratuità e pace a cui si ispirano gli orti del Pellicano. Solo nel 2017 sono state distribuite circa dieci tonnellate di verdura, di cui due destinate gratuitamente alle piattaforma di raccolta di cibo per situazioni di indigenza. Gli sviluppi correnti, già iniziati durante lo scorso anno, prevedono l’apicoltura, la produzione di uova e di composte di frutta e verdura. In estrema sintesi, nel corso dei primi tre anni di attività, gli orti del Pellicano hanno attivato venti borse lavoro della durata di circa nove mesi, ciascuna dedicata a persone, italiane e non, in situazioni di difficoltà e di disagio fisico e sociale, hanno coinvolto circa una ventina tra volontari e sostenitori e hanno distribuito in forma gratuita circa otto tonnellate di verdura.

venerdì 16 febbraio 2018

La nostra terra, all'inizio...

"Senti la pioggia come viene giù. Cade su tutte le cose, giù fino alle radici. Il resto va avanti per conto suo. Non puoi costringere una cosa a crescere. Non puoi interferire. E’ tutta nascosta. E’ tutta invisibile. Devi solo aspettare che schizzi fuori dalla terra. Un piccolo minuscolo germoglio bianco. Tutto fragile e peloso. Ma forte. Forte al punto di spaccare la terra" scriveva Sam Shepard nel 1978 e mentre ci apprestiamo a una nuova, intensa stagione, siamo andati a riscoprire come abbiamo iniziato. Con le serre, gli scavi, le prove, i tentativi, senza mai fermarci, quei piccoli segnali lungo il fiume, tra gli alberi, nei solchi ancora umidi dell'inverno, ci hanno indicato che eravamo sulla strada giusta.