C’è una lunga storia alle radici degli orti del Pellicano. Un tempo tutta questa fetta di terra, circoscritta da un’ansa del fiume Lambro, era coltivata e, proprio al centro, c’era una fattoria con le stalle per le mucche, i maiali, il pollame, un asino, una capra, cani, gatti e qualche topo. Sono passati gli anni ed è cambiato tutto, ma quella vocazione contadina è rimasta intatta, come una manciata di semi sotto la neve. Gli orti del Pellicano sono sbocciati di nuovo da lì e La terra di tutti racconta come ci siamo avventurati nel mondo dell’agricoltura sociale, scoprendo ritmi e valori antichi, eppure ancora estremamente attuali. Sono stati dieci anni intesi dove lo sguardo si è adeguato a misurarsi con l’ineluttabilità dei cambi di stagione, con il prodigio continuo della “democrazia” delle api e con la condivisione della terra, del pane e della pace come buona pratica quotidiana. La terra di tutti contiene molto di più e basta soltanto un po’ di curiosità per inoltrarsi su una strada inesplorata e scoprire che anche gli alberi sorridono.