A mio avviso chiunque, per una volta almeno nella vita, dovrebbe concentrare tutta la propria attenzione su una terra che ricorda, abbandonarsi totalmente a una terra che ha conosciuto, guardarla da ogni possibile punto di vista, esaminarla con curiosità, indugiarci sopra. Dovrebbe immaginare di toccarla con le mani a ogni stagione e di ascoltare i suoni ch’essa promana. Dovrebbe immaginare le creature che ci vivono sopra e ogni più piccolo moto del vento. Dovrebbe rivedere il bagliore del mezzogiorno e tutti i colori dell’alba e del tramonto. (N. Scott Momaday, 1969)
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